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Piera Piazza
Con Elena Andreescu ci troviamo davanti ad una pittura originale e, per certi versi, inedita nel panorama attuale dell'arte figurativa. Tramite i suoi quadri assistiamo al recupero di una tradizione orientale caratterizzante i paesi dell'est europeo, la Russia, la Romania, paese natale della pittrice. Nella raffigurazione di alcuni personaggi che popolano le sue tele notiamo dei tratti particolari e peculiari dell'arte bizzantina, della tradizione, delle icone ortodosse.
Nelle opere della Andreescu cè unatmosfera di sogno e di magia, una sorta di attesa e di sospensione.
La pittrice visualizza, ci fa vedere ciò che i suoi personaggi (o forse lei stessa) sognano ad occhi chiusi ed anche ad occhi aperti
Si tratta di dislevare le relazioni apparentemente assurde ed irrazionali, ma non immotivate, che si intrecciano tra le immagini nellinconscio, nella dimensione onirica, nel momento in cui cadono le barriere logiche.
La pittrice, raffigura così una condizione interiore, di sogno, che è ritenuta come lunica autentica, rispetto la non autenticità della rappresentazione del mondo.
Nel complesso, lo stile è figurativo, poiché le immagini sono immediatamente leggibili. I colori sono scelti e disposti in sintonia con i temi e le atmosfere di volta in volta rappresentati. Ed in questo contesto, la città, il paesaggio, più che uno spazio fisico, diviene un luogo della memoria, sembra provenire dagli anfratti del tempo, dei reconditi luoghi scanditi dal suo fluire.
Nelle tele della Andreescu è esaltato uno spirito visionario, carico talvolta di ironia; la realtà è scomposta e ricomposta in un eterno sogno.
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