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Mauro Corradini

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Daniela D'Ortenzio

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Fulvio Castellani

  Mauro Corradini

Elena Andreescu s’inserisce in un filone narrativo che risente senz’altro della sua terra d’origine (la Romania), ma appare stemperato e coinvolto nei percorsi più occidentali della ricerca mimetica.

Il mondo di Andreescu è costituito da un rapporto favolistico tra la figura umana e quella animale, specificamente tra la figura del felino domestico, il gatto e la donna. E’ storia antica di antiche leggende-quella che vede il gatto come fedele amico della donna, legato alla casa e al focolare, e vede il cane, al contrario, fedele amico dell’uomo che si muove libero nei boschi. Forse Andreescu non si rifà direttamente a queste storie, ma scrive favole nuove, racconti in cui la figura femminile, con i grandi occhi sognanti, si inserisce in paesaggi orientaleggianti, rivissuti in memoria; in questi paesaggi, compare sempre la figura del gatto, con il suo sguardo intenso e severo, con la sua propensione sia alle fusa sia all’aggressione.

Dal punto di vista pittorico, la scrittura di Andreescu sembra emergere – come è di necessità della fiaba – dalla matrice naïf; e tuttavia, ci si trova di fronte ad una naiveté colta, cresciuta negli studi dell’Accademia, che ha guardato a certa figurazione del Novecento, per distendersi in tutte le poetiche figurative in cui la rappresentazione aderisce strettamente al racconto.

Per questa via, i racconti di Elena Andreescu, sembrano voler approdare alla fiaba rivisitata in chiave moderna, poiché non mancano le inquietudini, che a volte velano lo sguardo delle protagoniste (si veda la funambola), ma non mancano nemmeno i sorridenti ammiccamenti alla vita, come nell’immagine del clown che si lascia trascinare in alto, come un personaggio di Calvino, da una luna troppo abbassata sulla terra e facile oggetto da afferrare, mostrandosi solo come una innocua e non tagliente falce.

La verità – sembra dire la pittrice rumena – non è solo nella denuncia: spesso si trova nel sorridente racconto o nella simbolica fiaba.

 
e-mail: andreescu@iol.it